Triathlon camp a Merano
Dopo due anni di pausa per la pandemia, sia atleti che coach erano entusiasti di ritrovarsi tutti insieme per 3 giorni di allenamenti in compagnia.
Questo gruppo è composto da persone fantastiche, atleti amatori che sono molto impegnati nel loro mondo professionale, ma che in comune hanno questa grande passione per il triathlon. Atleti di diverse fasce d' età, di diversi livelli, provenienti da differenti regioni d' Italia, dal Ticino, da Zurigo e persino dal Marocco, Pro Train è multiculturale :-)
Durante questo camp abbiamo lavorato molto in tutte e tre le discipline, lavori caratterizzati da sforzi intensi e specifici, accompagnati da un energia positiva notevole, da tanto rispetto e supporto a vicenda da parte degli atleti. Ma c' era anche spazio, e questa è una parte fondamentale del nostro approccio di allenarsi in gruppo, per momenti socievoli, divertenti.
Nel nuoto abbiamo svolto una seduta lunga con elementi di forza resistente e una più breve, veloce con una staffetta finale.Il primo giro bici era di endurance con l' inserimento di una salita impegnativa lunga 12 km e un tratto vallonato di 20 km altrettanto intenso. La seconda uscita in bici invece un lavoro di ripetute in salita seguita da una corsa combinata dove abbiamo trasformato la forza in velocità.La seconda corsa invece era un' uscita facile presto la mattina, prima di colazione.
E siccome ci piace ospitare anche professionisti dall' esterno, creando collaborazioni importanti, come in passato per esempio per l' alimentazione sportiva oppure per il corretto uso dei orologi sportivi o sensori di potenza, stavolta avevamo il piacere di ascoltare una keynote speech di Vera Nicolussi-Leck sull' argomento "Solo partecipare non è un opzione. Cosa possiamo imparare dal ciclismo per la nostra vita ed organizzazione". Intervento molto interessante che ha fatto capire che una professione impegnativa con grande responsabilità e sport ambizioso con obiettivi importanti non si devono escludere, anzi si possono accompagnare a vicenda e fornire energia positiva.
Per me personalmente questo è il succo del coaching sportivo amatoriale, un approccio olistico, capire la persona nel suo contesto lavorativo, personale e fornire la miglior preparazione sportiva individuale.
Grazie atleti per queste giornate ricche di sport e spirito di gruppo, grazie Sabrina e Diego per il vostro aiuto da guide bici,grazie Vera per gli impulsi interessanti.
Alla prossima... inspire & believe!
Dopo due anni di pausa per la pandemia, sia atleti che coach erano entusiasti di ritrovarsi tutti insieme per 3 giorni di allenamenti in compagnia.
Questo gruppo è composto da persone fantastiche, atleti amatori che sono molto impegnati nel loro mondo professionale, ma che in comune hanno questa grande passione per il triathlon.
Atleti di diverse fasce d' età, di diversi livelli, provenienti da differenti regioni d' Italia, dal Ticino, da Zurigo e persino dal Marocco, Pro Train è multiculturale :-)
Durante questo camp abbiamo lavorato molto in tutte e tre le discipline, lavori caratterizzati da sforzi intensi e specifici, accompagnati da un energia positiva notevole, da tanto rispetto e supporto a vicenda da parte degli atleti. Ma c' era anche spazio, e questa è una parte fondamentale del nostro approccio di allenarsi in gruppo, per momenti socievoli, divertenti.
Nel nuoto abbiamo svolto una seduta lunga con elementi di forza resistente e una più breve, veloce con una staffetta finale.
Il primo giro bici era di endurance con l' inserimento di una salita impegnativa lunga 12 km e un tratto vallonato di 20 km altrettanto intenso. La seconda uscita in bici invece un lavoro di ripetute in salita seguita da una corsa combinata dove abbiamo trasformato la forza in velocità.
La seconda corsa invece era un' uscita facile presto la mattina, prima di colazione.
E siccome ci piace ospitare anche professionisti dall' esterno, creando collaborazioni importanti, come in passato per esempio per l' alimentazione sportiva oppure per il corretto uso dei orologi sportivi o sensori di potenza, stavolta avevamo il piacere di ascoltare una keynote speech di Vera Nicolussi-Leck sull' argomento "Solo partecipare non è un opzione. Cosa possiamo imparare dal ciclismo per la nostra vita ed organizzazione".
Intervento molto interessante che ha fatto capire che una professione impegnativa con grande responsabilità e sport ambizioso con obiettivi importanti non si devono escludere, anzi si possono accompagnare a vicenda e fornire energia positiva.
Per me personalmente questo è il succo del coaching sportivo amatoriale, un approccio olistico, capire la persona nel suo contesto lavorativo, personale e fornire la miglior preparazione sportiva individuale.
Grazie atleti per queste giornate ricche di sport e spirito di gruppo,
grazie Sabrina e Diego per il vostro aiuto da guide bici,
grazie Vera per gli impulsi interessanti.
Alla prossima... inspire & believe!